Patto di famiglia: cosa accade al momento della successione

Patto di famiglia: cosa accade al momento della successione

Vediamo come si regolano le successioni una volta sottoscritto il patto di famiglia: in particolare, per chi non riceve l'azienda o le sue partecipazioni

Come abbiamo visto, grazie al patto di famiglia un imprenditore può assegnare la sua società (o le partecipazioni) a uno o più discendenti, così da realizzare il passaggio generazionale dell’azienda. Restano però da considerare gli aspetti legati alla successione degli altri eredi.

Come avviene il pagamento agli altri “legittimari”?

I cosiddetti «legittimari» sono persone che avrebbero diritto a una quota dell’eredità, ma a cui non sono state assegnate l’azienda o le partecipazioni.

Ed è proprio la legge a prevedere che siano pagati anche a loro i diritti economici  al momento della successione.

Come si calcola la somma dovuta?

La base di partenza è il valore dei beni assegnati ai discendenti individuati dall’imprenditore. Agli altri dev’essere riconosciuto un valore equivalente. Detto questo, ogni caso è poi diverso dagli altri: ma la logica è questa.

La liquidazione deve avvenire per forza in denaro?

No, la liquidazione può avvenire anche in altri modi (e anche per l’intero valore): per esempio, con l’assegnazione di case, proprietà, …. Insomma: se c’è l’accordo, la compensazione può essere fatta con beni, non solo con denaro.

Chi non ha partecipato al patto, come può far valere i suoi diritti?

Per loro è prevista una somma pari alla quota che avrebbero ricevuto partecipando al patto, aumentata degli interessi legali. È riconosciuta al momento dell’apertura della successione.

Come detto, la somma è determinata a partire dal valore dei beni d’impresa indicati nel patto di famiglia. Motivo in più per fare una perizia estimativa del valore dell’azienda o delle partecipazioni trasferite – già al momento del patto.

Il patto può essere contestato dopo la scomparsa dell’imprenditore?

No, il patto firmato di fronte al notaio non si può contestare. In termini tecnici «al momento dell’apertura della successione non possono essere esercitate azioni o effettuate operazioni che abbiano finalità destabilizzatrici dell’assetto patrimoniale, e i beni assegnati con il patto sono esclusi dall’obbligo della collazione e non sono soggetti all’azione di riduzione».

Più semplicemente, possiamo dire che ciò che è stabilito con il patto di famiglia è definitivo: sia per chi riceve azienda e partecipazioni, sia per gli altri eredi.

Serve un promemoria sull’argomento? Abbiamo riassunto i suoi aspetti principali in 11 slide.

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