Acquisti di immobili nel 2016: il primo rapporto sui dati statistici notarili
Ieri è stato presentato il primo Rapporto dati statistici notarili (RDSN): rapporto che riguarda compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società del 2016.
In sostanza, i dati sono ottenuti con
il riscontro concreto delle operazioni eseguite negli studi dei notai, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica dal Consiglio Nazionale del Notariato tramite Notartel s.p.a., Società Informatica del Notariato, che ha elaborato i dati del 94% dei notai in esercizio offrendo una elaborazione completa e trasparente.
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I risultati sono interessanti, perché scattano una fotografia non solo degli atti in sé, ma di quello che significano per descrivere anche dinamiche sociali ed economiche. Per esempio,
nel 2016 sul totale delle compravendite di fabbricati analizzate pari a 632.513, circa il 50% hanno riguardato abitazioni con richiesta di agevolazioni prima casa. Di tali compravendite, solo circa il 3% dei fabbricati sono stati trasferiti in nuda proprietà e la concessione del diritto di usufrutto ha riguardato l’1.4%.
La ripartizione geografica predilige il Nord, dove si effettuano il 56% del totale delle compravendite in Italia, segue il Centro con il 18,2%, e il Sud e Isole con il 25,8%. In particolare la Lombardia è la regione in cui sono stati scambiati più immobili nel 2016, seguita da Lazio, Veneto e Piemonte, mentre Regioni con numero minore di atti per numero di abitanti risultano essere la Calabria, la Sicilia e il Molise.
Il 51,4% di fabbricati è acquistato da uomini e il 48,6 % da donne, con oltre il 50% degli acquisti di immobili effettuati nella fascia di età 18-45 anni.
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