il diritto di accettare – e quindi di rinunciare – l’eredità si prescrive (cioè può essere esercitato) in dieci anni dal giorno della morte del defunto: pertanto sua madre ben potrà procedere con formale rinuncia all’eredità.
La rinuncia all’eredità va fatta con una dichiarazione:

• ricevuta da un Notaio oppure
• ricevuta dal Cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione (Cancelleria della Volontaria Giurisdizione).

La dichiarazione deve essere inserita nel Registro delle successioni conservato nello stesso Tribunale.
Per quanto concerne invece l’immobile cui fa riferimento, se il nonno – come mi sembra di aver intuito – era intestatario del diritto di usufrutto e sua madre della nuda proprietà: il diritto d’usufrutto si estingue con il decesso dell’usufruttuario ( cioè di suo nonno).
Gli adempimenti connessi alla successione sono limitati: sarà necessario, per colui che, a seguito dell’estinzione dell’usufrutto, è tornato ad essere il pieno proprietario del bene immobile (cioè sua madre) effettuare la cd. riunione di usufrutto, per la quale va fatta la Domanda di Voltura Catastale all’Agenzia del Territorio competente.
Spero di aver risposto in maniera esaustiva alle sue domande, in caso contrario non esiti a contattarmi ai recapiti di studio.