Assegno di mantenimento e «alimenti»: di cosa si tratta
L’assegno di mantenimento è un sostegno economico assegnato al momento della separazione a chi non ha redditi propri. Ma non bisogna confonderlo con gli «alimenti».
Assegno di mantenimento: in breve
Il giudice stabilisce il diritto di ricevere il cosiddetto assegno di mantenimento quando pronuncia la separazione.
Ma cos’è? Innanzitutto, come vedremo, è un’altra cosa rispetto agli «alimenti».
L’assegno di mantenimento è un sostegno economico assegnato quando la persona che lo deve ricevere non ha redditi propri (art. 156 cc). Il suo importo è stabilito in relazione alle circostanze e al reddito di chi lo deve pagare.
L’assegno è dato alla persona a cui non è addebitabile la separazione. Ma attenzione: non ha nulla a che vedere con gli alimenti.
Assegno di mantenimento e «alimenti»
Gli alimenti sono un contributo minimo e indispensabile che serve a garantire le necessità essenziali della persona (i cosiddetti bisogni primari).
In questo senso, versare gli alimenti resta comunque un obbligo nei confronti di chi è in stato di bisogno e non può provvedere a sé – per ragioni obiettive.
Nel caso in cui ciò non avviene e in caso di richiesta da parte di chi dovrebbe ricevere gli alimenti, il giudice può decidere il sequestro di alcuni beni di chi non sta versando gli alimenti.
Non solo: può ordinare ad altri che sono tenuti a pagarlo periodicamente (il datore di lavoro, enti pensionistici, …) di versare una parte delle somme direttamente alla persona a cui spettano gli alimenti.
All’inverso, però, il giudice può anche decidere di interrompere il provvedimento che obbliga a corrispondere sia l’assegno di mantenimento, sia gli alimenti.
Come intendiamo il lavoro del notaio? Aiutarvi a chiarire le idee e a scegliere per il meglio.
Per questo, consulenze e risposte non costano nulla.
Chiamateci (+39 02 55017906 o su Skype). Oppure scriveteci un'email, così vi richiamiamo noi.
E se avete un dubbio e la nostra risposta può essere d'aiuto anche ad altri, lasciate una domanda qui, o su Facebook.