Testamento biologico: cos’è

Testamento biologico: cos’è

Il testamento biologico è il documento con cui possiamo decidere le cure a cui vogliamo (o non vogliamo) essere sottoposti se in futuro saremo in una condizione dove non potremo esprimere la nostra volontà. Vediamo di cosa si tratta.

Premessa: il principio di autodeterminazione

Da molti anni è unanimemente accettato che la salute è un diritto fondamentale: in mancanza di un consenso della persona interessata qualsiasi cura o terapia deve essere ritenuta priva di legittimità.

Ognuno di noi è quindi libero di accettare o rifiutare le cure che il medico ci offre per tutelare la nostra salute. È il cosiddetto principio di autodeterminazione, sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Su di esso si basa il concetto del «consenso informato»: il diritto del paziente di scegliere, accettare e anche rifiutare le cure e i trattamenti che gli sono proposti. Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio consenso (o dissenso) a un trattamento in piena libertà – naturalmente, dopo essere stato bene informato circa i benefici ed i rischi della sua scelta.

La possibilità di esprimere questo consenso presuppone ovviamente la capacità di prendere una decisione. Ne sono quindi escluse le persone «non in grado di intendere e volere». Per esempio, chi è in coma o in stato vegetativo permanente. Ma anche chi è affetto da malattie gravi che privano della capacità di esprimere la propria volontà: in primo luogo perché magari impediscono di comprendere le informazioni date, e di conseguenza, rendono impossibile affermare il consenso o dissenso. In sostanza, quando l’integrità intellettiva viene meno, con essa viene meno anche il principio di autodeterminazione – o perlomeno è impossibile rispettare il diritto che ne deriva.

Il testamento biologico, in breve

Il testamento biologico non è altro che un documento con cui possiamo indicare fin d’ora quali terapie vogliamo o non vogliamo accettare se in futuro saremo in una condizione dove non potremo esprimere la nostra volontà.

Ci dà insomma la possibilità di mettere nero su bianco la nostra scelta, nel momento in cui le nostre condizioni (e il diritto) ce lo permettono, guardando al futuro e alle sue incognite.

Infatti quando il medico dovrà fare scelte terapeutiche per una persona che ha perso la capacità di decidere, avrà a disposizione le disposizioni anticipate dalla stessa persona con il testamento biologico. Indicazioni che potranno fare da guida, dando così la possibilità di rispettare la volontà del paziente anche quando non sarà più in grado di comunicarla.

photo credit: V. Sharma via photopin cc

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